Premessa importante Le mie ricette relative ai lievitati contengono poco lievito di birra e sono caratterizzate da lunghe lievitazioni. Il tempo di lievitazione è proporzionale alla quantità di lievito di birra inserito nell’ impasto, cioè maggiore è la quantità di lievito di birra e minore sarà il tempo di lievitazione .Se la lievitazione è lunga (24 ore o più) permettiamo al lievito, interagendo con le farine, di proliferare e moltiplicarsi. Si innescano dei processi chimici tali per cui è come se il lievito, attraverso di loro, “digerisse” una parte dell’ impasto per noi e quindi il prodotto finale sarà più DIGERIBILE per il nostro organismo. Inoltre, da non trascurare, il prodotto finale avrà un profumo meraviglioso, non di lievito che deve ancora fermentare, e il gusto sarà più gradevole. Riassumendo con lunghe lievitazioni ci guadagna sia il gusto e sia lo stomaco!.
200 g di farina di grano tenero 00 300 g di farina di grano duro rimacinata 150 g patata bollita (1 patata media) 300 g di acqua 2 cucchiai di olio extravergine di oliva 1 cucch.no raso di lievito di birra disidratato 6 g (1 cucchiaino) miele Olio per le ciotole
Per il condimento:
500 g pomodorini 100 g di olive (facoltativo) Sale, Origano, olio extravergine Olio per la teglia
Mettere il lievito secco in un bicchiere con 1 cucchiaio di acqua tiepido ed il miele per attivarlo. Lasciarlo a riposo da 10 a 20 minuti o fino a quando sulla superficie si formerà una leggera schiumetta di microbollicine.
Schiacciare con una forchetta o ridurre in poltiglia (con lo schiacciapatate) la patata.
Iniziare ad impastare le farine, la patata bollita schiacciata, 2 cucciai di olio, il lievito rinvenuto, con una parte di acqua. Dopodichè continuare l’ impasto inserendo poco alla volta l’ acqua rimanente. Il risultato finale dovrà risultare morbido, liscio ed elastico, assolutamente non duro. Modellare una palla con la preparazione. Versare 2 cucchiai di olio extraverg, in una ciotola capiente, ungere le pareti e riporvi l’ impasto, bagnarlo nell’ olio da un lato e girarlo dall’altro. Ora avete due possibilità:
1) riporre la preparazione in frigorifero per tutta la notte (inizierà la lievitazione), dopodichè estrarla dal frigorifero e lasciarla a temperatura ambiente fino al raddoppio del volume. 2) porlo a temperatura ambiente fino al raddoppio del volume, (circa da 2 a 4 ore in inverno e 2 ora in estate).
Versare abbondante olio sul fondo di 2 teglie da 30 cm di diametro o ricoprire il fondo con carta da forno. Bagnarle nell’ olio e capovolgerle. Dividere molto delicatamente l’ impasto in due porzioni, cercando di non sgonfiarlo. Appoggiare le due porzioni nelle teglie ed attendere 10 minuti. Stenderle con la punta delle dita.
Condirle sistemandoci sopra i pomodorini tagliati a meta. Meglio se i pomodori saranno rotti a metà con le dita in modo che i semi ed il succo finiscano sulla superficie della pasta. Sistemare le olive quà e là tra i pomodorini. Cospargere con un filo d’ olio, l’ origano, il sale. Ora potete decidere se infornarla immediatamente o attendere che lieviti ancora per almeno mezz’ ora.
Scaldare il forno scaldato a 250° statico. Posizionare la teglia sul fondo per 10 minuti, dopo trasferirla nel piano di metà e cuocere per altri 20 minuti o fino quando la superficie sarà dorata.
Buon assaggio!
Note: ho intervistato diverse persone pugliesi per la focaccia pugliese ed alcuni la preferiscono più alta, quindi con una quantità maggiore di impasto, altri non mettono le olive, altri ancora non la fanno lievitare prima di infornare. Inoltre anche i pomodorini possono essere sostituiti da pomodori tipo San Marzano tagliati a grossi dadi (più o meno delle dimensioni di un pomodorino) e sistemati sulla focaccia.
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